La settimana scorsa durante una call è saltata fuori la parola complessità*.
E qualche giorno fa la stessa parola è ricomparsa durante un ciclo di formazione nel quale stavamo affrontando il tema degli Archetipi (molto in sintesi si tratta di una semplificazione delle varie personalità e sono considerati universali in molte culture). Da qualche tempo ne sto approfondendo il loro utilizzo per il mio lavoro di comunicatore e i riscontri sono davvero positivi, in termini di utilità e efficacia.
La loro profondità e complessità fanno sì che si debbano trattare con rispetto e attenzione. Si tratta infatti delle sfaccettature più profonde e ancestrali della natura umana, ciò che ci spinge ad agire, a fare le cose. Quindi mi limito a studiarli per proporli in ambiti meno personali e più professionali (identità di brand o di professionisti).
Ma torniamo al titolo perché se no pensate subito che ci sia un refuso.
La G sta (effettivamente) per Gucci e in particolare per la nuova operazione a firma Alessandro Michele: The Gucci Garden Archetypes. Una mostra per celebrare i 100 anni della maison attraverso 6 anni di campagne.
Si tratta di una retrospettiva che si distacca dalle classiche mostre, prendendo spunti tra le articolate ispirazioni delle campagne Gucci esplorando musica, arte e cultura pop. Un progetto che riflette in pieno l’identità del brand.
Rientrano in gioco gli Archetipi, il concetto di complessità e il fatto che, a mio parere, Gucci ne possa incarnare più di uno mantenendo una identità lineare e coerente. Se penso alla motivazione più profonda credo che sia “lasciare un chiaro segno nel mondo”, distintivo, porre una firma che ribelle, eroica e magica – allo stesso tempo – .
L’effetto ottenuto è l’unicità e la distinzione del marchio, il rischio è quello di essere percepiti come “esagerati”.
Altri aspetti che aumentano la complessità pur mantenendo il brand coerente sono, a mio avviso:
- L’esplorazione, la sperimentazione e la curiosità
- La creatività unita alla contaminazione tra le varie arti
- La connessione e l’inclusività, parte fondamentale della filosofia del brand
Non trovate che ci siano tanti elementi che avvicinano Gucci ad una persona? Sfaccettata, complessa e affascinante...
*la call è un progetto che seguo con Gaia Passamonti e Andrea Buti su ClubHouse per individuare alcune parole chiave dello Storytelling – se volete cercate il Club ‘Officina Narrazione’ ci trovate lì. 😉
pic from https://www.gucci.com/ch/it/st/stories/article/gucci-garden-archetypes